Tutto è cominciato…
Tutto è cominciato in Svezia nel 2006, quando il primo Partito Pirata fu fondato per difendere da un’eccezionale aggressione legale il sito The Pirate Bay, che aveva il solo torto di distribuire materiale coperto da copyright.
Chi difese The Pirate Bay allora chiedeva che non fossero criminalizzati tutti coloro i quali praticavano il libero scambio e che credevano nella libera circolazione delle conoscenze.
Le ragioni di chi allora ha combattuto quella battaglia sono le stesse che oggi muovono tutti quelli che in tanti Paesi del mondo hanno fondato i Partiti Pirata nazionali e che convergono nelle proposte in difesa della privacy, per l’accesso libero alla Rete, per il riconoscimento dei diritti digitali degli individui e quindi per la transizione verso la Società della Conoscenza.
Informazione e politica
L’informazione e il suo uso propagandistico è il principale prodotto politico del Novecento. Il potere che nelle monarchie e nei regimi assolutistici si fondava su diritti di nascita e dinastici ha scoperto nel passaggio a regimi variamente costituzionali l’importanza della propaganda per costruire e mantenere governi ed assetti istituzionali.
L’informazione e la disinformazione hanno governato e governano in tutti gli stati del mondo.
L’interesse che la società ha recentemente sviluppato sui temi della manipolazione dell’informazione e sulle fake news dimostra chiaramente come questo metodo sia giunto ad un punto di crisi irreparabile.
Sosteniamo la Società della Conoscenza
Il Partito Pirata Italiano sostiene la transizione dalla Società dell’Informazione alla Società della Conoscenza.
Conoscere, non informare. Di fronte all’informazione l’individuo è passivo, l’atto del conoscere rende gli individui attivi.
Il mondo dell’informazione è tutto costruito sulla pretesa della necessità di una intermediazione. Un filtro che prima sceglie dal reale, poi manipola ciò che ha selezionato ed infine lo trasmette all’utente finale. Una prassi che aveva una sua logica quando le possibilità di accesso diretto al reale erano molto meno di quelle attuali e minori erano anche gli strumenti di comprensione a disposizione degli individui. L’informazione così fatta traduce la realtà, è un prodotto derivato.
La conoscenza è l’espressione della realtà nella sua matris linguae. Oggi, per la prima volta nella storia dell’umanità, tutte gli esseri umani hanno finalmente la possibilità, grazie alla rivoluzione digitale, di accedere alla conoscenza. Possibilità che non è ancora un diritto.
Il Partito Pirata Italiano esiste perché esiste la possibilità di affermare quel diritto. Per quel diritto noi lottiamo.