La Privacy Digitale a Rischio: Sorveglianza Online e Protezione dei Dati Personali

Questa settimana, la Corte d’Appello del Secondo Circuito degli Stati Uniti ha stabilito che le ricerche senza mandato nelle comunicazioni di cittadini statunitensi, raccolte ai sensi della Sezione 702 del Foreign Intelligence Surveillance Act (FISA), sono incostituzionali. Per oltre un decennio, l’Electronic Frontier Foundation (EFF) ha sostenuto che queste ricerche violano il Quarto Emendamento, e ora una corte federale ha confermato questa posizione. (ELECTRONIC FRONTIER FOUNDATION)

In Italia, la sorveglianza delle comunicazioni è regolata principalmente dal Codice di Procedura Penale e da leggi specifiche sulla protezione dei dati personali, in conformità con il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) dell’Unione Europea. Le intercettazioni possono essere autorizzate solo dall’autorità giudiziaria e devono essere giustificate da esigenze investigative relative a reati gravi.

Tuttavia, le recenti proroghe della Sezione 702 del FISA negli Stati Uniti hanno sollevato preoccupazioni anche in Europa, inclusa l’Italia. La Sezione 702 consente alle agenzie di intelligence statunitensi di raccogliere comunicazioni elettroniche di individui stranieri al di fuori degli Stati Uniti, il che potrebbe includere cittadini italiani che utilizzano servizi online forniti da aziende statunitensi. Questo solleva interrogativi sulla protezione dei dati personali dei cittadini italiani e sulla possibile sorveglianza senza adeguate garanzie legali. (AGENDA DIGITALE)

La recente decisione della Corte d’Appello del Secondo Circuito degli Stati Uniti rappresenta un passo significativo nella tutela dei diritti alla privacy dei cittadini statunitensi. Tuttavia, rimangono preoccupazioni riguardo alla sorveglianza delle comunicazioni dei cittadini non statunitensi, inclusi gli italiani, attraverso programmi come quelli autorizzati dalla Sezione 702 del FISA.

Il Partito Pirata Italiano chiede al governo italiano di intraprendere azioni concrete per garantire la protezione dei dati personali dei cittadini italiani. In particolare, si sollecita una revisione degli accordi di trasferimento dei dati con gli Stati Uniti, assicurando che qualsiasi cooperazione in materia di sicurezza rispetti pienamente i diritti fondamentali alla privacy e alla protezione dei dati. Inoltre, si invita il governo a promuovere una maggiore trasparenza nelle attività di sorveglianza internazionale e a garantire che le leggi italiane offrano una protezione adeguata contro la sorveglianza non autorizzata da parte di entità nazionali, europee e straniere.

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